INTESA SAN PAOLO – PIANO INDUSTRIALE 2022-25 – MODELLO DI BANCA ORIENTATO ALLE COMMISSIONI RISPETTO ALLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE (4)

1) introduzione

2) digitalizzazione forzata

3) next way of working

Emerge l’accelerazione, già presente nel precedente piano, del modello di ricavi orientato agli introiti da commissioni dalla vendita di prodotti finanziari, di risparmio e assicurativi, rispetto alla classica intermediazione creditizia, con il trasferimento del rischio credito (anche a costo di rimetterci in termini economici) a terzi vettori come da progetto NPL ZERO previsto nel piano stesso: i crediti alla clientela dal 2020 al 2021 nonostante un anno che dichiara una crescita economica come non si vedeva da anni sono cresciuti di meno dell’1% (da 461 mld a 465 mld) con un significativo aumento del MLT a consolidamento dei fidi a breve.

Negli ultimi anni Banca Intesa ha di fatto spinto molto nel campo assicurativo con importanti acquisizioni per rafforzare la parte di wealth management, ha spinto sulla digitalizzazione e standardizzazione dei servizi di investimento (valore insieme con fee, robot advisor) con l’evidente intento di concentrarsi solo sulle attività in grado di dare un elevato valore aggiunto.

La spinta alla ricerca esasperata di ricavi da commissioni ha già portato e porterà, da un lato, un sempre più a un orientamento della banca alla finanza e all’abbandono delle relazioni sul territorio che saranno sempre più affidate ai canali digitali e all’intelligenza artificiale (progetto di digitalizzazione della concessione dei piccoli crediti) dall’altro alla riduzione del personale sulla rete con una esasperazione delle pressioni commerciali e conseguentemente dello stress lavoro correlato sui colleghi in essere. Prova evidente ne è la sempre maggior richiesta di cambio mansioni nella rete e le dimissioni del personale in servizio per cambiare ambito lavorativo.

(SEGUE)