INTESA SAN PAOLO – PIANO INDUSTRIALE 2022-25 – DIGITALIZZAZIONE FORZATA (2)

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Nell’esaltazione collettiva della sua proiezione fintech e quindi delle magiche parole “digitale”, “big data”, “AI”, che basta metterle assieme che già ci si sente più fighi, la banca fa una serie di annunci a nostro parere devastanti:

  1. Trasferimento alla nuova Banca Digitale ISYBANK, totalmente on line, inizialmente di 4 mln di clienti e a tendere, nel successivo piano d’impresa, di altri 9 mln di clienti Retail e affluent (con gli sportelli sostituiti sostanzialmente da tabacchini, bar ed edicole). È ormai questa da anni, in Intesa Sanpaolo, la strategia in essere per la riduzione ai minimi termini della rete filiale e del personale sulla stessa rete, visto che ISYBANK non è volta ad acquisire nuova clientela, bensì a trasferirvi forzatamente parte della cliente meno redditizia. (cost/income > 100%). Sorprendente la scelta di destinare 400 colleghi (1 ogni 10.000!?!) alla gestione della clientela.
  2. Chiusura massiccia delle filiali e dei punti di presidio territoriale (chiusura del 45% delle agenzie nel prossimo piano industriale ovvero 9 o 10 filiali tra le nostre due province). Per fare un esempio: solo nella provincia di Imperia, 4 filiali tra Pontedassio, Diano Marina, Imperia Oneglia, Imperia M., Arma, Sanremo, Bordighera, Dolceacqua e Ventimiglia, saranno chiuse da qui a fine 2025.
  3. Definitiva capitolazione della rete di dipendenti bancari, già sotto pressione, con l’uscita dal mercato del lavoro di circa 9.200 dipendenti, in gran parte dalla rete filiali e nelle strutture di staff alla rete, senza che vengano adeguatamente sostituti ( 4600 assunzioni in gran parte nelle sedi centrali o case prodotto o ancora nella filiale on line o ISIBANK). Uscite solo parzialmente sostituite da lavoratori con stipendi meno pesanti (ibridi, partite IVA) o da professionisti pagati a provvigione su fascia di clientela ricca e quindi con un cost/income più basso (promotori finanziari), ed ora falcidiate dalla mannaia degli esuberi. Sulla rete la sostituzione del personale sicuramente non sarà 1:2, ma di molto inferiore an- che considerando il caso (ipotetico) che parte delle 8000 riconversioni previste dal piano industriale siano destinate alla rete.

(SEGUE)