INTESA SAN PAOLO – PIANO INDUSTRIALE 2022-25 – MODELLO NEXT WAY OF WORKING (3)

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1) introduzione 2) digitalizzazione forzata

Un secondo tratto del piano d’impresa, legato a stretto filo con la digitalizzazione, è un generale risparmio in termini di spazio a cui destinare le attività lavorative dei colleghi: il modello “next way of working” si prefigge di ridurre al minimo vitale gli spazi filiale e nelle sedi centrali prevedendo un numero di postazioni inferiori al numero di colleghi assegnati a tali spazi costringendo i preposti a fantasiose organizzazione di turni, ferie, e Smart working/ learning obbligatori.

È del tutto evidente come tale scelta (le cui avvisaglie erano già presenti nel precedente piano industriale con le filiali new concept, dove ad essere condivise erano le aree di consulenza ai clienti) vada in rotta di collisione, specialmente per quanto riguarda la rete filiali, con il dovere del Datore di Lavoro di assicurare i giusti spazi ai colleghi per poter operare in sicurezza dal punto di vista sanitario (la prova è stata la pandemia covid ) e dal punto di vista operativo.

Ad oggi inoltre lo smart working e/o learning rimane normato su base volontaria ed è necessario, prima di poterlo estendere a tutta la rete in modo “forzato”, un accordo sullo stampo del telelavoro, che garantisca diritti e previsioni di sicurezza per i colleghi che lavorano da casa, come postazioni a norma (con contributo aziendale per renderle tali), rispetto e monitoraggio dell’orario di lavoro al pari della filiale (evitando distorsioni di colleghi che lavorano ben oltre l’orario di lavoro), contributi economici per sopportare le spese derivanti dal lavoro a casa ( riscaldamento, corrente, rete internet, buono pasto riconosciuto).

(SEGUE)