Dichiarazione di voto di Agorà – CDN FISAC CGIL – ROMA, 20 dicembre 2019

Se la valutazione si fosse riferita al metodo ed al percorso attraverso il quale si è pervenuti alla sigla dell’ipotesi di accordo ed in particolare per il modo in cui è stato coinvolto il gruppo dirigente, per i contenuti dei comunicati sindacali trasmessi agli iscritti, dove si alternavano incomprensibilmente momenti di tensione e rottura, a momenti di apertura, senza nessun passaggio con l’organismo direttivo e per concludere con la convocazione del cdn chiamato al voto dopo una manciata di ore dalla sigla dell’ipotesi: non ci sarebbero dubbi ad esprimere un voto contrario.

Esiste però la necessità di studiare i testi, di capirne il significato, di confrontarli con le premesse con le quali abbiamo presentato la piattaforma 10 mesi fa, non 10 anni fa.

Analizzarlo pensando che dovremmo spiegarlo chiaramente ed in modo trasparente nelle assemblee (Tfr compreso), senza mentire o sottacere sulle scelte.

Ci chiederemo se:

1)    I contenuti contengono gli strumenti per governare una trasformazione profonda del nostro settore, così come abbiamo acclarato da due anni a questa parte;

2)    I contenuti daranno le risposte attese dai lavoratori che nelle assemblee di presentazione della piattaforma ci hanno chiesto una migliore qualità della vita nel luogo di lavoro, anche a scapito di elementi economici;

3)    I contenuti saranno utili a fare un iscritto in più.

L’ultima domanda è: era proprio assolutamente inevitabile votare l’ipotesi dopo poche ore dalla firma, senza dare il tempo alle compagne e ai compagni del cdn di prepararsi per il dibattito?

Il mancato coinvolgimento del gruppo dirigente nell’intero percorso non ha creato le condizioni per una possibile gestione unitaria di questo fondamentale appuntamento e su questo invitiamo a riflettere perché, da una parte  non si crei un precedente grave sull’ accentramento dei poteri nella contrattazione e dall’altra si abbia la consapevolezza che se questo contratto non avesse le caratteristiche per difendere i lavoratori dalle sfide future, la responsabilità sarebbe proprio da attribuire alla modalità di conduzione della trattativa ed all’avallo dei contenuti.

In assenza della possibilità dell’approfondimento dei testi non possiamo che dichiarare la nostra astensione e il nostro impegno attivo durante la fase assembleare.

Roma, 20 dicembre 2019